1. Il Dhyana Yoga e il processo di trasmutazione dell’energia
Il Dhyana Yoga pone tra i suoi obiettivi, il raffinamento e la progressiva Trasmutazione dell’energia dell’individuo.
Che cosa intendiamo quando parliamo di Trasmutazione?
Il Maestro Tibetano ci dà le seguenti definizioni di Trasmutazione:
“La Trasmutazione è il passaggio da uno stato di esistenza ad un altro con l’azione del fuoco.
La Trasmutazione è il cambiamento di una vibrazione e di un’attività vibratoria in un’altra superiore.
In senso esoterico, la Trasmutazione è il modo con cui la forza viene trasmutata o cambiata in energia.”
La Trasmutazione riguarda la liberazione dell’energia dalla forma e per questo viene realizzata attraverso un lavoro magico, alchemico, che non parte dalla forma che deve mutare, ma dal cuore d’energia interno che deve irradiarsi verso l’esterno, trasformando come effetto la forma che lo avvolge.
Si tratta di un processo complesso che va a toccare aspetti molto profondi della persona e che si realizza nei diversi livelli, fisico eterico, emotivo, mentale, seguendo una precisa sequenza che consente, progressivamente, l’elevazione dell’energia.
Ogni livello è rappresentato, in particolare, dall’espressione energetica di alcuni chakra, ad esempio, l’emotivo è espresso dall’energia del 3° chakra.
Nei chakra, la trasmutazione avviene attraverso il raffinamento progressivo dell’energia e l’elevazione dal triangolo inferiore verso quello superiore.
2. Il DY e l’elevazione dell’energia: l’utilizzo delle visualizzazioni
La visualizzazione può essere intesa come l’aspetto costruttore dell’immaginazione creativa, che a sua volta, permette di tradurre nella materia la forma-pensiero, dando ad essa maggiore consistenza ed energia.
Durante la classe di DY si procede, dalla dimensione teorica condivisa all’inizio, alla creazione di una forma – pensiero, a partire da un’onda pensiero poco definita.
La forma pensiero è costruita attraverso tutto il lavoro della classe, colorandola di emozioni, riflessioni e soprattutto di visualizzazioni, che le danno energia.
L’insegnante utilizzerà delle immagini, collegate anche all’energia che coglie nel gruppo, rendendole visualizzazioni per gli studenti.
L’insegnante può guidare gli studenti così attraverso un viaggio interiore che prende forma e si sviluppa all’interno della visualizzazione.
La forma-pensiero, così creata durante la classe, diviene poi il seme su cui meditare, nella fase finale della classe.
Durante la classe lo studente può avere delle immagini, che altro non sono che la visualizzazione della propria energia, del suo sviluppo e del suo cambiamento.