Come ogni esperienza della Scuola, è stata anche questa un’occasione importante di condivisione delle esperienze che ciascun partecipante ha raccolto e custodito durante la propria vita, su un tema così delicato ed intimo.
Già nella preparazione degli incontri, condividendo all’interno del gruppo di lavoro che approfondisce questo passaggio, è subito risaltato come l’esperienza della morte, che vorremmo collocare alla fine del ciclo di vita, possa riguardare in realtà tutte le età, in quanto ciascuno di noi può averla incontrata con una perdita più o meno vicina: un nonno od un parente, un genitore o altre persone care.
Negli incontri realizzati abbiamo trovato riscontro a questi vissuti, cogliendo la ricchezza delle sfumature che emergevano dai racconti dei partecipanti.
Conosciamo profondamente gli stati d’animo che si aprono nel momento della perdita di una persona cara, lo sgomento, il senso di vuoto più o meno forte, il dispiacere per un mancato saluto…
Il primo frutto del ciclo di incontri che abbiamo realizzato è stato proprio questo, come ci è stato descritto da una partecipante: “rompere il tabù della morte”, perché di questo delicato passaggio, che apre la paura più profonda dell’essere umano, è importante parlare, ed è importante farlo senza pregiudizi, semplicemente ascoltando e credendo nelle esperienze che ciascuno di noi ha realizzato.
Quante volte ci è capitato di percepire la persona cara dopo che aveva lasciato l’esistenza terrena? Quante volte è venuta a trovarci nei sogni per rasserenare le nostre preoccupazioni?
Quante volte abbiamo percepito che, chi ci stava salutando, ne era consapevole, ed ha iniziato a costruire prima quel sentiero, riappacificando vecchi rancori, chiudendo questioni aperte…
Come ogni aspetto della Vita, la morte ci spaventa fino a quando non la conosciamo. Per questo crediamo che sia stato così importante parlarne, ed iniziare ad approfondire i passaggi che la nostra Coscienza realizza per superare il Velo che la separa dal suo vero mondo di esistenza, un mondo dove la materia è più sottile.
La visione del filmato “La Vita oltre la Vita” ha permesso di condividere e parlare delle esperienze di premorte, di coloro che ad esempio, in uno stato di coma profondo, hanno realizzato un’uscita dal corpo fisico. Una volta risvegliati, hanno saputo descrivere eventi avvenuti durante il loro stato di incoscienza, come le frasi dette da medici durante l’intervento chirurgico piuttosto che la visione di esseri luminosi accanto a loro, con una sensazione di grande pace.
Nell’incontro successivo, abbiamo invece approfondito i passaggi che la Coscienza realizza per distaccarsi dall’esistenza terrena, stato dopo stato, attraverso una raccolta di brani tratti da diversi autori che abbiamo utilizzato come spunto per poter riflettere insieme.
Con questi incontri abbiano fissato la prima traccia di un percorso che continueremo a realizzare insieme il prossimo anno, per poter continuare a condividere ed ampliare la nostra visione su un passaggio che così profondamente appartiene alla nostra Vita e che, se vissuto in piena Consapevolezza, può essere estremamente dolce sia per chi si appresta a realizzarlo che per chi, al suo fianco, lo può accompagnare in questo prezioso viaggio.